Stasera ci si concede due diversi dancefloor. Con rinnovato vigore (cit.). Prima si va in ghetto, poi in zone decisamente più periferiche. Scorreranno fiumi di Long Island. P$YCHO FAG!!! - Str8 Boi (Cool Kids Can't Die Remix)
Non chiedetemi perchè stavo guardando questo video. La cosa più interessante, rimangono i pantaloni del giornalista, e le sue pose davanti alla telecamera.
Io non me la voglio tirare. Si dà il caso, però, che oltre il 47% dei lettori di codesto umile blog possegga Firefox. Nel mio intimo, sono molto orgoglioso.
Signore e Signori, vi proponiamo oggi un lampante esempio di sviamento della mente del lettore ad opera di giornalisti particolarmente confusi riguardo al punto focale "cosa vuole sentirsi dire il lettore".
Ammirevole che il sottoscritto, nonostante rientri proprio in quella percentuale di studenti fuori corso, sia sveglio alle 7.45 per recarsi al tribunale, quel luogo misterioso che per le facoltà di giurisprudenza italiane occupa lo stesso posto di Babbo Natale nella mente dei bimbi più ottimisti e fantasiosi.
Da Berlino con amore. E tutto (o quasi) quello che viene da Berlino è legge, da queste parti. Prima dei Munk, ci saranno i Cat Claws, ma data l'ora in cui postiamo, difficilmente riusciremo a sentirli.
Ma la cosa non ci preoccupa molto. Altri bloggers romani saranno lì e ne parleranno, o ne hanno già parlato in occasione del concerto dei Babyshambles. Per cui, andate pure sui loro blog.
Avete letto che venerdì sera c'è Jens Lekman al Viper? Non solo mi perderò lui, che vabbè, ma anche il Polaroid Dj Set. L'è dura la vita da studenti. L'è dura.
Parlavamo di pecorelle belanti allo sbaraglio. Come non citare, dalla stessa serata, Rihanna e la sua Umbrella per la quale ha scomodati persino i Klaxons?
Io non stimo Mika. Non. Lo. Stimo. Non è nemmeno capace a cantare, e non sarebbe un problema, se non fosse che tutti i giornali si sbracciano per decantare le sue corde vocali da castrazione fallita.
Si va giù pesante, oggi. Ma quando ci vuole.
Qui, d'altronde, s'è preso Beth Ditto, e le ha fatto cantare Standing In The Way Of Control tra Love Today e Grace Kelly.
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Un evento così punitivo, tenebroso e inutile (l'intervento rispettava la legge) segna l'inizio di una guerra per niente etica e del tutto politica, per assicurare al movimento di Ferrara e quindi alla destra l'appoggio elettorale della potente macchina del clero, una guerra che potrebbe farsi sempre più feroce e vergognosa. E intanto i già pochi medici che non si sono dichiarati obiettori di coscienza, dopo questa offensiva poliziesca, adesso saranno sempre più tentati di farlo; ma non basterà a convincere le donne che hanno deciso di abortire, a cambiare idea, solo che potrebbe succedere che, pur in presenza di una legge che lo consente, non avranno altra scelta che tornare ai tempi della clandestinità, rivolgendosi a medici magari obiettori e molto costosi, come è già capitato, o a Vere Drake si spera più abili del passato, o a trafficanti di Ru486.
[...]...E alla fine arriva Polly del 2004, con Ben Stiller e Jennifer Aniston, bocciata senza appello come “inaccetabile/volgare” con questa motivazione: “Si parte dal protagonista Reuben che si dichiara all'inizio deciso a costruire la propria vita sul matrimonio e si procede verso una conclusione che rinnega quei propositi iniziali a vantaggio di una soluzione del tutto opposta: rinunciare alle responsabilità, non impegnarsi, scegliere il più comodo 'giorno per giorno'”.
Su Quattro Matrimoni e un Funerale:
"Anche se alla fine l'amore vero sembra trionfare, la negatività del film è inoppugnabile: vi serpeggia sempre quell'astio anticattolico, che oltremanica non si estingue mai, quel gusto per l'irrispettoso e l'irridente, allorché si tratta di riti e celebranti (resi farfuglianti o risibili). Il film, che annovera anche una vena romantica nel rapporto tra due omosessuali, è costellato da dialoghi sconvenienti."
Esilaranti (sic!) dettagli sul controllo delle pellicole da parte della Associazione Cattolica Esercenti Cinema, inscindibilmente legata alla CEI.
Ma io sarei pronto a passare su qualunque cadavere per assistere alla lezione di aerobica che Dita Von Teese prenderà dall'insegnante Madonna, alla modica cifra di 600 mila dollari. Adesso, vi prego, ditemi che la persona che pone le domande (di una inutilità disarmante) non è un uomo. Inteso proprio come essere umano.
Già da Homecoming non fanno che parlare di virgin, cunt, tits, e altre simpatiche cosette rigorosamente correlate. Voleste dare un'occhiata ai testi, fate pure. Però sotto ci piazzano delle melodie molto orecchiabili, e le due voci in Homecoming sono perfette insieme. Adesso bestemmio: dovessero mai ricordarmi qualcuno, mi ricorderebbero quelli che furono i Belle & Sebastian. Ecco, ho bestemmiato.
Sarebbero perfetti per la colonna sonora di Skins, la cui seconda stagione comincia lunedì 11 febbraio su e4.
Scettico come pochi su di loro, sarà anche che ultimamente sono scettico su tutto, ma vi pare che mi faccio scappare la band nelle grazie dei Franz Ferdinand? Oltre ad aprire concerti per i Franzoli, l'hanno fatto anche per i Maximo Park e i Killers. A proposito dei Franz Ferdinand, la band che a Firenze ci fece sognare, torna a giugno, con un disco schifosamente pop, a quanto loro stessi vanno blaterando in giro.
Questi pischelletti qui sono l'operazione commerciale pour excellence, ma è solo il mio modestissimo parere.
Se fà presto a dì San Siro. San Siro intero? San Siro solo curva come si usa fare qui all'Olimpico? I Negramaro possono realmente riempire San Siro. Perchè, dovesse succedere, svuoterebbe di significato l'imperitura lotta Vasco/Ligabue, che li ha visti tra l'altro surclassati da due tette enormi, lo scorso giugno.
Milanesi, preparatevi a una pioggia di biglietti in regalo.
So far, sto amando Amen.Potrebbe essere tranquillamente definito da quel verso poetico contemporaneo che recita I've Heard It All Before, eppure è già il mio album preferito dei prossimi mesi.
I testi: una continua, pomposissima presa per il culo dello stesso pubblico che in fondo finisce per ascoltarli. L'impressione che ho avuto al primo ascolto è che devono essersi davvero divertiti durante la lavorazione.
Ne L'Aeroplaneo c'è una Rachele infinita, voce splendida, per quanto sia poi proporzionalmente muta nelle interviste. Mu.Ta.
Baudelaire al primo ascolto piace, ma dubito arriverei mai a canticchiarla, inoltre ha un verso fantastico, qualcosa come "datti al giardinaggio dei fiori del male". Ma, fin qui, il miglior verso è ne Il Liberismo Ha I Giorni Contati:
(Anna) "Vede la fine in me che vendo dischi in questo modo orrendo"
Per l'aspetto musicale attendo opinioni dagli intenditori. Adesso, sto valutando l'idea di postaggio.Valutata. Beccatevi ste due. Baustelle - Colombo Baustelle - L'Aeroplano
Ne avevo letto qui (in versione cartacea) e oggi me li ritrovo qui. I Selton vengono da lontano. Cosa fanno lo spiegano benissimo i link sopra. Qui si fa altro.