Settimana movimentata per la capitale. Si parte domani con Apparat all'Akab, fino al venerdì coi Crookers al Brancaleone. E una deepsession tra le due serate, al mercoledì.
Era tutto vero. I No Doubt stanno veramente tornando con un nuovo album (sarà una minaccia?), e Gwen Stefani ha davvero deciso di abbandonare gonnelle e giapponesine isteriche con paresi facciali per rimettersi a fare musica seria. Oddio. Seria. Vabbè.
La guerriera che ha voluto far suo e rilanciare il biondo raffaella, quella che pensava di diventare un indiscutibile punto di riferimento per il pop, dopo un riuscitissimo album d'esordio, si è invece ritrovata ad annaspare con un secondo album solista decisamente scadente, e tre o quattro froce come fan club.
Prende atto della disfatta, si arrende, va sul forum ufficiale della band, e scrive un bel messaggino di saluto ai fan, quelli della prima ora, quelli che non hanno comprato gli occhiali da sole LAMB nè si sono vestiti da Harajuku Girl ad Halloween per andare al Mucca e concludere la serata dietro qualche cespuglio nei pressi di una famosa facoltà di architettura. E non solo, si riferisce all'esperienza solista di questi ultimi 4 anni con un inequivocabile "the dance record phase of my life." Come a dire, c'ho provato, è andata male, è stata solo una fase. Ora torniamo al soldo vero che c'ho famiglia: un marito ex musicista fallito, un ragazzino al quale in un momento di confusione ho dato il nome di una sottomarca di preservativi, e un altro grazioso parassita in dirittura d'arrivo.
Una fase, insomma. Un po' come...beh lasciamo perdere.
In conclusione, quale momento migliore per fare man bassa di quanto di buono la Stefani ha fatto in quei soli due album?
Siamo ormai al 31 marzo, ormai manca davvero poco e non si può più stare così mani in mano, senza prendere una chiara decisione a riguardo, o sviluppare una propria convinzione o valutazione sui fatti, ma anche su ciò che fatti non sono e che presto lo saranno.
La grafica di questo blog non mi soddisfa affatto. Odio l'impaginazione di blogger.com, è così statica. Bloggers.it è sempre stata la iù scadente delle piattaforme a livello di server, però quantomeno il layout del blog era gestibilissimo e senza molte complicazioni.
Dura la vita del blogger.
Se qualcuno ha dei consigli:
1) su come dividere bene un post dall'altro, di modo che non sembri un'unica lunghissima, estenuante pagina 2) su come cambiare i colori dei link, senza avere una pagina con un unico colore dominante 3) su come rendere in generale più oftalmicamente sostenibile questo blog
Facciasi avanti, ché qui siamo a vostra completa disposizione.
In preda a non so quale crisi primaverile, l'altra sera ho guardato il pilota de I Liceali, la nuova fiction di Canale 5 per ora in onda solo su Joi, che sarebbe uno di quei tre canali nuovi che ancora non si capisce come è che funzionino.
Torniamo a noi. I Liceali, dicevo. Eh sì, l'ho visto e lo rivendico con orgoglio (cit.). A parte che mi ha lasciato una canzone in testa che, se potessi, darei fuoco allo sceneggiatore con le mani mie, la serie non è male. Ma per niente. E io ho un rapporto molto difficile con la produzione italiana di qualsiasi cosa che si allontani da prodotti per la prima colazione et simili.
E poi, dopo questa intervista sarei disposto a guardare anche i filmini della sua prima comunione.
Questo è uno di quei remix che purtroppo fino a metà è imbarazzante, e poi si riprende. Con calma, ma si riprende. Preferiamo il Poney Poney, ma non trascureremmo mai gli affezionati di TEPR.
Io non so se ce la fo ad essere a Milano il 19 aprile, ma se venissero a Roma, cosa impossibile per i gruppetti al secondo album di successo, non me li perderei mai. Konk segue perfettamente Inside In/Inside Out.
Insomma, Ilaria Porceddu, la più insignificante tra i concorrenti del programma meno seguito ma non per questo meno apprezzato dell'anno, ha un contratto con la Sony-BMG.
Io le case discografiche italiane le capirò sempre meno: questa Ilaria Porceddu è realmente la più sciapa dell'intero programma, anche peggio della Grace Adler dei poveri, eppure loro l'avevano già messa sotto contratto.
Porco il mondo che c'ho sotto i piedi. Questo soggetto da Quark ha scritto una canzone, tra l'altro brutta come poche, poi ha chiamato un fotografo, ha comprato sei diversi Wayfarer in colori assortiti, ed è finita su Repubblica, che ovviamente è sempre sulla notizia. Sempre così vanguard.
Bisogna ammettere che questo blog ha perso un po' del suo irresistibile smalto, quell'adorabile mix di cazzate e stronzate che lo rendeva più unico che raro. Autorinia a parte, da quando sono stato otto giorni lontano dalla vita normale e di conseguenza dai collegamenti internet, l'aggiornare il blog è diventato un po' un gattino arruffato aggrappato ai miei maroni. Però, è venerdì, e io non vi posso mollare così. Klaxons. E Justice. Tiè.Klaxons - As Above, So Below (Justice Remix)
Io sarò anche un rompiballe, ma questa Duffy la trovo un po' improponibile. Non capisco l'entusiasmo con cui è stata accolta da parte di alcuni blog, gli stessi che osannavano Adele: non c'è una canzone in tutto Rockferry che ti colpisca, o quantomeno rimanga in testa almeno per tre secondi, eccezion fatta per Mercy, il singolo per lanciare l'album.
E infatti quello vi beccate, ve le trovate da voi le altre, ho smesso di assecondare il masochismo del prossimo.