I Man Like Me sono al loro album di debutto. Omonimo. Evviva l'originalità. Ma non lasciamoci prendere per il naso da dettagli promozionali di ben poca importanza, perchè l'album merita sotto innumerevoli punti di vista.
Primo: è l'unico in settimane che sono riuscito ad ascoltare per intero, il che non è da considerare necessariamente un pregio, ma perlomeno facciamo i complimenti per lo sforzo a chi sta scrivendo. Grazie.
Secondo: la voce del frontman è così anonima, o meglio così banale da non doverti sforzare troppo per fartela piacere al primo ascolto. C'era già da prima, e probabilmente una, anche due o tre canzoni che ti piacciono le ha già cantate, quella voce lì.
Terzo: i Man Like Me sono dei cazzaroni. Musichette crossover estremamente orecchiabili e divertenti, citazioni ovunque e i loro testi parlano prevalentemente di minchiate, nella migliore tradizione inglese degli ultimi anni. Come il singolo London Town, pregno di quella dance anni 90 stile Robin S.
Quarto, è venerdì sera e ci serve un aperitivino che ci metta in riga prima di abbandonarci alle meraviglie delle prossime 72 ore.
Romani, see you @ Lanificio.
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1 commento:
divertenti, non male. controbatto coi Delta Spirit
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